Bonus, ancora bonus sempre bonus.

<< Tutti gli articoli

tanti cartelli con la scritta bonus

Mi chiedo se può essere ragionevole concepire un’economia di un paese fondata sul bonus! Ma l’Italia non era una Repubblica fondata sul lavoro?

Mi trovo ancora un volta a parlare di bonus, oggi è il Decreto aiuti “ter”. Un contributo sociale una tantum (non è vero!!) di 150,00 euro che si va aggiungere a quello da 200,00 euro ricevuto in busta paga tra luglio e agosto 2022.

Ho l’impressione che la pandemia, che credo sia finita, ci abbia lasciato in eredità, oltre che un dissesto sociale aberrante, anche una politica economica con un approccio decisamente e solo risarcitorio. Sono stati inventati bonus per tutte le evenienze: bonus edilizi, termali, fiscali, psicologici, energetici, professionali, sociali… e chi ne ha più ne metta.

Ora basta! Il tempo della polemica e scaduto, mi autocensuro per lasciare il posto al bonus 150,00 euro! Ma poi concludo…

Importante 1

NO autocertificazione NO bonus!

Con il messaggio n. 3806 del 2022, l’INPS rende disponibile un modello da utilizzare come fac-simile per le autocertificazioni che devono essere presentate dai lavoratori dipendenti al Datore di Lavoro al fine di ottenere l’indennità una tantum di importo pari a 150,00 euro, con le retribuzioni del mese di novembre 2022, anche se pagate a dicembre. L’accredito spetta una sola volta, non è cedibile e non costituisce redditi ai fini fiscali e previdenziali.

Scarica fac simile di autocertificazione in formato PDF

Importante 2

Retribuzione imponibile superiore a 1.538,00 euro NO bonus!

L’art. 18 del Decreto Legge 23 settembre 2022, n. 144 prevede un ulteriore requisito, ovvero presentare nel mese di novembre 2022 un imponibile contributivo pari o inferiore a 1.538,00 euro, che equivalgono a circa 20.000,00 euro annui. Di norma è rinvenibile questo dato nella busta paga sotto l’acronimo «F.P.L.D.» o “imponibile INPS”.

Importante 3

Se sei lavoratore domestico NO bonus in busta!

I lavoratori domestici (colf, badanti, baby sitter ecc..), i Co.Co.Co ed i disoccupati non devono fare nessuna domanda (verrà effettuato il tutto in automatico), mentre per i dottorandi e gli assegnisti di ricerca sarà valido se non ricevono altri abbuoni e non risultano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Ai pensionati, il bonus viene corrisposto automaticamente dall’INPS e per averlo bisogna esser residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici e con reddito personale IRPEF, al netto dei contributi, non superiore a 20.000,00 mila euro per l’anno 2021.
I percettori di reddito di cittadinanza riceveranno l’accredito direttamente dall’INPS, purché nel nucleo familiare di appartenenza non vi siano beneficiari di ulteriori indennità

Insomma…

Cambiano i termini di riferimento e diminuisce l’importo (da 200,00 euro a 150,00 euro e redditi da 35.000,00 euro a 20.000,00 euro) ma la tecnica dell’una tantum destinata ad attenuare l’impatto dell’inflazione sui redditi da lavoro si conferma fra le disposizioni urgenti in materia di politiche sociali decise dal Governo. ( si parla di un Decreto aiuti quater…)

Pare proprio che non vi sia la volontà di elaborare un programma strutturale capace di rilanciare lo sviluppo economico messo in crisi dalla pandemia ed ora dalle tensioni e speculazioni che l’impatto dei costi energetici ha su imprese e famiglie. Bisogna tornare agli strumenti ordinari. Mi piacerebbe sentir parlare di produttività ,innovazione, tecnologia, robotizzazione, di investimenti , di metterci soldi, rischiare, intraprendere…

Insomma…. fare gli imprenditori.

Condividi: 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti
al nostro Blog!

Studio Milan si impegna a proteggere e rispettare la privacy degli utenti: le informazioni personali raccolte vengono utilizzate solo per amministrare gli account e fornire i prodotti e servizi richiesti. È possibile prendere visione dell’informativa ai sensi del Reg. EU 2016/679 cliccando qui

Articoli correlati