Lavoratori disabili: 31 gennaio 2023 primo appuntamento dell’anno

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team di persone che lavorano mentre pranzano, sedute intorno a un tavolino, una è sulla sedia a rotelle

Il “collocamento mirato”, o “collocamento obbligatorio”, è un concetto introdotto dalla Legge 68/99 e consiste nelle azioni volte all’inserimento lavorativo di una persona appartenente alle c.d. “categorie protette”.
Come suggerito dal nome, per il Datore di Lavoro può diventare un obbligo, ma può anche essere un’opportunità.
Scopriamo perché.

Le categorie protette

Rientrano in questa categoria, a titolo esemplificativo, soggetti portatori di una disabilità certificata che comporti una certa riduzione della capacità lavorativa, invalidi del lavoro, di guerra, persone non vedenti, sordomuti, ma anche orfani e coniugi di vittime o invalidi di guerra o del lavoro, e non solo.

La Legge 68/99

Lo scopo

Agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti portatori di disabilità o appartenenti alle categorie protette. 

Obbligo numerico per il Datore di Lavoro

È in relazione alle dimensioni dell’azienda:

  • da 15 a 35 dipendenti     →    almeno 1 soggetto
  • da 36 a 50 dipendenti     →     almeno 2 soggetti
  • oltre 50 dipendenti         →     almeno il 7% dei lavoratori occupati

Particolari categorie di lavoratori vengono escluse dal conteggio, pertanto spesso la base di computo non coincide con in numero di “teste” presenti in azienda; sono necessarie opportune verifiche.
Le aziende che non rispettano l’obbligo di legge sono soggette a pesanti sanzioni amministrative per ogni giorno lavorativo non coperto dall’assunzione.
Non è sovversivismo informatico ma dal 1° gennaio 2022 le sanzioni per non ottemperanza all’obbligo di assunzione sono aumentate: per ogni giorno in cui l’obbligo risulta scoperto, il Datore di Lavoro è tenuto al pagamento di una sanzione pari a 5 volte il contributo esonerativo. Pertanto dal 01.01.2022 la sanzione per mancata assunzione passa da euro 153,20 a euro 196,05 al giorno per ogni disabile non assunto!!!

E se ho già in forza un lavoratore portatore di disabilità, a mia insaputa??

Può presentarsi il caso in cui un lavoratore già in forza alla propria azienda sia portatore di disabilità e che per un motivo o l’altro non abbia dichiarato di esserlo.
In tale ipotesi ai sensi dell’art.4 comma 4 della Legge 68/99 possono essere riconosciute, le assunzioni di persone che sono divenute invalide in costanza di rapporto di lavoro con una percentuale di invalidità minima del 60% se invalidi civili e del 34% se invalidi del lavoro.
Tuttavia, se dovesse verificarsi il caso di un lavoratore con disabilità inferiore alle percentuali suddette consigliamo di rivolgersi al Consulente del Lavoro, per “trovare” delle soluzioni alternative.

Le possibilità del Datore di Lavoro

La Convenzione di programma

All’azienda soggetta all’obbligo è consentito stipulare un accordo con l’Agenzia del lavoro al fine di definire un inserimento graduale della forza lavoro necessaria, la richiesta deve essere motivata da particolari ragioni e deve essere autorizzata.
La Convenzione consiste in un programma di ricerca dei soggetti in possesso delle capacità necessarie alla specifica attività aziendale.
Consente quindi un differimento dei termini garantendo però, se autorizzata, l’immediato assolvimento dell’obbligo e, di conseguenza, lo slittamento dei termini sanzionatori.

L’esonero parziale (solo per le aziende con più di 35 dipendenti)

Se l’attività svolta è particolarmente pericolosa o faticosa può essere concesso un esonero parziale relativamente al numero di lavoratori da inserire.
Tale esonero è vincolato dal versamento di un contributo al Fondo Regionale per l’occupazione dei disabili, calcolato per ogni giorno lavorativo e per ciascun lavoratore disabile non assunto.

Il supporto dato dal Consulente del Lavoro

Le assunzioni e le stabilizzazioni di questi rapporti possono essere connesse ad incentivi non indifferenti ed il Consulente del Lavoro, in qualità di intermediario, ha il compito di assistere l’azienda attraverso questa procedura.
Verificando la base di computo, l’attività svolta, le categorie escluse, inviando il Prospetto Informativo a gennaio di ogni anno, attivando l’iter per ottenere il “nulla osta” indispensabile per l’assunzione del lavoratore appartenente alle categorie protette, e via dicendo.
Per monitorare la situazione della tua azienda o per pianificare le future assunzioni di personale, scrivi ai nostri esperti. 

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