Dopo aver parlato di “Andare in pensione a 64 anni … si può?”
Ora trattiamo di un’opportunità ancora poco conosciuta, ovvero il “Computo in Gestione Separata”.
Si tratta di una delle tante opzioni utilizzabili per andare in pensione, tra le più sconosciute.
E’ di fatto una modalità di accesso alla pensione anticipata prevista dalla Decreto Legge 201 del 2011, all’art. 24 comma 11, utilizzabile da chi:
- È in possesso dei 64 anni d’età;
- Ha maturato almeno 20 anni di contributi.
Ma non è tutto. Infatti, sono necessari anche altri requisiti per poter usufruire di quest’istituto, ovvero:
- che sia presente almeno 1 mese di contribuzione accreditato presso la Gestione Separata;
- la presenza di anzianità contributiva inferiore ai 18 anni maturata al 31/12/1995;
- il possesso di almeno 15 anni di contributi, di cui cinque o più posti dopo il 1996;
- che l’assegno determinato sia almeno 2,8 volte dell’assegno minimo.
Adesione
Possono usufruire del “Computo” solo gl’iscritti alle varie Gestioni Inps.
Infatti, tale opportunità non è usufruibile se, per il raggiungimento dei requisiti sopra esposti, si utilizzando contributi provenienti da Casse Libero Professionali o dal Fondo Clero.
Contribuzione
Ai fini della determinazione dell’anzianità contributiva necessaria per l’accesso, potranno essere utilizzati tutti i tipi di contribuzione:
- quella obbligatoria;
- quella figurativa;
- da riscatto;
- e perché no, anche quella volontaria.
La contribuzione versata sarà utilizzata per il calcolo dell’assegno e l’importo determinato sarà tutto in base al Sistema Contributivo.
Concludendo
Per poter usufruire di detta opportunità, sarà necessario presentare idonea domanda da parte dell’interessato, dato che l’Inps non esegue autonomamente tale modalità.
Ecco che una verifica puntuale della propria posizione contributiva sarà in grado di evidenziale l’eventuale opportunità di accesso e, conseguentemente, di porre il futuro pensionato di fronte a scelte consapevoli.