Ricostituzione Pensione Inps…
di cosa stiamo parlando?

Blog_Ricostruzione INPS

Ricostituzione Pensione Inps, un termine sconosciuto per molti, sino a quanto non ci si trova nella situazione di dover affrontare la circostanza.
Ebbene, capita talvolta che, per diverse situazioni che si possono verificare, sia necessario utilizzare quest’Istituto al fine di rideterminare l’importo dell’assegno pensionistico. Ciò nasce per effetto di elementi e fattori di cui si è venuti a conoscenza magari solo dopo la liquidazione della Pensione ovvero per la sua mancata liquidazione.
Il Decreto del Presidente della Repubblica n° 488 del 1968 all’art. 5 stabilisce che il pensionato possa ottenere il riconoscimento di:

  • Contributi, magari ritrovati come le vecchie “marchette”
  • Contributi figurativi

Ovviamente, tutti precedentemente non dichiarati/riportati all’interno dell’Estratto Conto Previdenziale, e quindi non consideranti nel conteggio dell’Assegno.
L’inserimento di questi periodi, non presenti, consente di vedersi ricalcolato l’importo dell’Assegno Pensionistico a decorrere dal primo assegno liquidato (sia in meglio che in peggio). Talvolta, in determinate situazioni, potrebbe consentire anche di anticipare la decorrenza pensionistica, oltre che sull’importo erogato.

Casi pratici che si possono presentare per l’utilizzo

Svariate sono le ipotesi in cui risulta essere possibile sfruttare tale opportunità, quali ad esempio:

  • Per le pensioni di reversibilità che sono soggette a ricalcoli successivi alla loro liquidazione per effetto dei redditi effettivamente percepiti nell’anno, e che possono andare ad intaccare la liquidazione dell’importo dovuto (elaborazione automatica da parte dell’Istituto)
  • Per i lavoratori autonomi, artigiani e commercianti i quali vedono, in questo caso, eseguito automaticamente il ricalcolo del proprio assegno una volta che sono giunte le dichiarazioni fiscali degli stessi. Ciò consentirà di definire la liquidazione “ufficiale” dell’importo maturato ed erogato a suo tempo provvisoriamente (anche questa ipotesi elaborata automaticamente da parte dell’Istituto)
  • Per la “scoperta” di contributi collocati in periodi ante liquidazione e di cui non si sapeva nulla (l’Inps non aveva nota nei suoi archivi). Si pensi ad esempio alle vecchie “marchette” che un tempo venivano registrate sul libretto e che l’Inps acquisisce solo su richiesta. O ancora una contribuzione figurativa, da riscatto/ricongiunzione non presente in estratto. Questa casistica ricorre specialmente in anni precedenti al 2000, ove l’informatizzazione non era ancora ben presente, ma in qualche raro caso succede anche in periodi più recenti
  • Per semplici errori di calcolo che talvolta capitano in fase di liquidazione (ad esempio errore nell’utilizzo del sistema di calcolo: retributivo, misto o contributivo).
 
Non tutti sanno che…

sebbene il Pensionato abbia già ottenuto la pensione, gli rimane comunque aperta la possibilità di farsi accreditare posizioni non dichiarate/presenti alla data della domanda di pensione. Ecco che ad esempio: periodi di servizio militare, riscatto di Laurea ecc. non saranno persi. Questo ovviamente determina il ricalcolo dell’assegno e conseguentemente anche la corresponsione degli arretrati non percepiti. Ed in talune specifiche casistiche, come già sopra detto, potrebbe anche dare la possibilità alla determinazione di un anticipo della data di decorrenza precedentemente definita.

In definitiva…

Dovendo considerare che, ai fini dell’esercizio del diritto alla Ricostituzione della propria posizione, è assolutamente necessario che tale volontà sia espressa tramite domanda da parte dell’interessato.

La ricostituzione è necessaria per essere certi del corretto importo dell’assegno pensionistico in vista di ulteriori scelte che si vogliono operare in termini di pianificazione. Per esempio, se si prevede di espatriare all’estero e defiscalizzare la propria pensione, sarà fondamentale conoscere l’importo lordo esatto spettante.

Pertanto, come sono solito dire, risulta importante, se non fondamentale, eseguire una verifica Previdenziale periodica. Ciò al fine di poter monitorare la propria contribuzione, il suo andamento e la presenza di buchi, oltre a prevenire ulteriori perdite di tempo in una pratica di Ricostituzione.

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