Visita medica di controllo domiciliare: quando e perché richiederla.

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Donna che suona al campanello

La visita domiciliare a sorpresa può essere uno strumento utile per scovare comportamenti evasivi da parte del proprio personale dipendente, soprattutto in questo particolarissimo periodo storico, nel quale le reali motivazioni che possano portare ad assenze sul lavoro potrebbero essere difficoltose da appurare.

In quali casi è possibile richiedere la visita medica di controllo per i propri dipendenti? Quali sono le modalità di verifica da parte del medico, i rischi per il lavoratore ed i costi in capo al datore di lavoro richiedente? Scopriamolo insieme.

La richiesta

L’impropriamente detta “visita fiscale”

Datori di lavoro sia pubblici che privati hanno la possibilità di utilizzare un servizio di controllo e verifica, messo a disposizione dall’ INPS, per appurare la motivazione causante l’assenza dal lavoro di un proprio dipendente.

Come fare richiesta?

La domanda può essere inoltrata solo attraverso il servizio online dedicato, poi l’INPS effettuerà la visita medica di controllo domiciliare in base a quanto indicato.

È necessario possedere il Certificato Medico?

Per il dipendente è obbligo:

  • avvisare in maniera tempestiva il datore di lavoro in merito alla propria assenza per malattia
  • fornire dettagliatamente l’indirizzo presso il quale sarà reperibile

Ma per il datore non è necessario essere in possesso dei riferimenti del certificato medico per poter richiedere la visita fiscale.
Sarà sufficiente specificare che il dipendente abbia dichiarato di essere ammalato, anche senza indicare la data esatta di fine prognosi.

La reperibilità

In che modo il dipendente deve comunicare il proprio indirizzo di reperibilità?

Il dipendente sia pubblico che privato, l’uno per obbligo di legge e l’altro per obbligo contrattuale, non può esimersi dal comunicare l’indirizzo di reperibilità durante la malattia.
L’INPS, tramite circolare numero 106 del 23 settembre 2020, fornisce le istruzioni per come accedere al servizio denominato “Sportello al cittadino per le VMC” (Visite Mediche di Controllo), tramite il quale il lavoratore dovrà comunicare anche le variazioni sulla propria reperibilità in modo tempestivo, e specifica che:

Quali sono le fasce orarie di reperibilità per i dipendenti privati?

  • dalle ore 10:00 alle ore 12:00
  • dalle ore 17:00 alle ore 19:00

Tutti e sette i giorni della settimana sono validi per la visita medica domiciliare, quindi compresi il sabato, la domenica ed i giorni festivi.

In quali casi il dipendente è esonerato dal rispettare la reperibilità?

In alcuni casi specifici il dipendente è esonerato dal rispettare le fasce indicate, precisamente nelle seguenti circostanze:

  1. L’assenza è causata da patologie gravi che richiedono terapie salvavita
  2. L’assenza è a seguito di infortunio sul lavoro
  3. Malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio
  4. Stati patologici connessi alla situazione di invalidità riconosciuta, se questa è pari o superiore al 67%

Altri particolari casi giustificati sono stati confermati dalla giurisprudenza:

  • visite presso il proprio medico o visite a parenti in ospedale solo nei casi in cui sia impossibile farle al di fuori dagli orari della visita fiscale
  • necessità di cure urgenti o di recarsi in farmacia
  • prestare attività di volontariato (nel caso in cui le attività non influiscano con la salute del lavoratore in malattia).

La visita

Cosa succede quando il lavoratore è ingiustificatamente assente alla visita medica di controllo?

E al datore di lavoro richiedente, quanto costa?

In via meramente indicativa il costo si potrà aggirare tra i 40 ed i 60 euro a visita, a seconda della località e del giorno di svolgimento.
Il datore di lavoro sarà tenuto a rimborsare all’INPS l’importo per ciascuna visita medica di controllo richiesta anche se non eseguita a causa di mancata reperibilità del lavoratore.

Come utilizzare al meglio il servizio di visita medica domiciliare?

Dal momento che nella maggioranza dei casi il lavoratore posto in malattia riceve un trattamento economico a carico dell’Istituto, ed un’ulteriore integrazione in capo all’azienda come eventualmente stabilito nel CCNL applicato al lavoratore, rientra nel pieno diritto del datore di lavoro utilizzare uno strumento volto ad appurare la genuinità dei fatti, in modo da arginare e disincentivare comportamenti tendenziosi.

Che la tua necessità sia verificare un singolo caso o monitorare un frangente più esteso, puoi contattarci per definire la soluzione più opportuna.

Topic: visita medicavisita medica di controllo

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