Legge di bilancio 2024
Perché’ tanta fretta

<< Tutti gli articoli

Calcolatrice, fogli con calcoli, penna

Come ogni anno, si aspetta il Natale ma anche la Legge di Bilancio. Se ne parla da circa un mesetto, ma non è ancora detta l’ultima parola su nessuna delle novità: le misure delineate non sono ancora approvate in via ufficiale. Come sempre la discussione alla Camera e al Senato porterà ulteriori novità, correzioni o integrazioni e, come anche l’anno scorso, il parere dell’UE atteso entro la fine di novembre avrà il suo peso.
Il Governo, tuttavia, nel DDL (disegno di legge) pone alcuni paletti e “novità” su Lavoro, Fisco e Famiglie.


Cuneo Fiscale


Premesso che il termine “fiscale” non è appropriato ma nello specifico si dovrebbe parlare di “contributivo”, il cuneo, fiscale o contributivo che sia, dovrebbe rappresentare la differenza tra il costo del lavoro sostenuto dall’impresa e la riduzione netta che resta nelle tasche del lavoratore.
Nessuna “novità” perché viene di fatto riconfermata la decontribuzione (contributi INPS a carico del Lavoratore, prevista dal Decreto Lavoro) già prevista per i periodi da luglio a dicembre 2023, escludendo la tredicesima, che è pari:

  • al 7% per le retribuzioni annue fino a 35.000 euro
  • al 6% per centro per quelle fino a 25.000 euro.

Rimanendo in tema di “fiscalità”, insieme alla decontribuzione si prospetta una novità interessante (vedremo però fino a che punto) e riguarda proprio:


Il Fisco


Nel 2024 vengono introdotte nuove regole di calcolo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF).
Si accorpano infatti le prime due aliquote IRPEF con una riduzione degli scaglioni da quattro a tre!

 

ALIQUOTE IRPEF 2023 ALIQUOTE IRPEF 2024
SCAGLIONI IRPEFALIQUOTE IRPEF SCAGLIONI IRPEFALIQUOTE IRPEF
       
1Fino a 15.000 €23% 1Fino a 28.000 €23%
2Tra 15.001 e 28.000 €25% 2tra 28.001 e 50.000 €35%
3tra 28.001 e 50.000 €35% 3oltre 50.000 € 43%
4oltre 50.000 € 43%    

Secondo stime ufficiali un unico scaglione iniziale più ampio fino a 28.000 € con l’applicazione dell’aliquota del 23% e la contemporanea applicazione della riduzione del cuneo “contributivo” potrebbero portare come effetto un “rafforzamento” delle buste paga dei lavoratori dipendenti fino 1.298 euro annui (la stima si riferisce a redditi fino a 27.500 euro annui)

Volendo rimanere in tema di FISCO, quindi sempre sulla stessa lunghezza d’onda anche per il 2024 sembra confermata la decontribuzione dei premi di risultato, che scontano una imposta sostitutiva del 5% anziché del 10%.


Bada ben!


I premi di produttività o premi di risultato (PDR), vengono disciplinati tramite accordi integrativi aziendali sottoscritti dal Datore di Lavoro e dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale; gli accordi possono avere durata annuale o pluriennale e devono essere depositati esclusivamente in modalità telematica presso il Ministero del Lavoro entro 30 giorni dalla sottoscrizione.


Restiamo in ambito fiscale – fringe benefit


Rimanendo sempre nella scia della fiscalità, per l’anno 2024 viene riconfermata l’eccezione alle regole previste per i fringe benefit. Diciamo che ci stiamo dirigendo verso un consolidamento della normativa fiscale sull’esenzione contributiva e fiscale dei “benefit”.
I nuovi limiti per il 2024, secondo quanto riportato nel DDL, sono:

  • 1.000 euro per la generalità dei dipendenti
  • 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico

Il testo specifica che la soglia di esenzione riguarderà anche le somme erogate o rimborsare per il pagamento delle bollette, per le spese di affitto della prima casa o per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa. (NEWS interessante)


Più assumi meno paghi


Ci sono ancora interessanti novità che meritano di essere approfondite…cosa che farò nei prossimi articoli. In particolare, si prevedono misure di incentivo all’occupazione.
È stata introdotta una super deduzione sul costo del lavoro per chi assume a tempo indeterminato pari al 120% per tutte le assunzioni arriva fino al 130% per chi assume mamme, under 30, percettori del reddito di cittadinanza e persone con invalidità.
Ne parliamo prossimamente…

Condividi: 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti
al nostro Blog!

Studio Milan si impegna a proteggere e rispettare la privacy degli utenti: le informazioni personali raccolte vengono utilizzate solo per amministrare gli account e fornire i prodotti e servizi richiesti. È possibile prendere visione dell’informativa ai sensi del Reg. EU 2016/679 cliccando qui

Articoli correlati