Omissione ed evasione contributi, quali conseguenze per la Pensione?

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Cosa succede in caso di omissione o evasione dei contributi alla nostra pensione.

Com’è noto i contributi che si versano sono il frutto dell’applicazione di un’aliquota contributiva sulle retribuzioni percepite nel rispetto di determinati parametri stabiliti dalla legge (minimali e massimali contributivi).
Ma cosa succede se il Datore di Lavoro, artigiano o commerciante omette o evade il versamento dei suddetti contributi?

Quando parliamo di pensione ed in particolare di Assegno Pensionistico, non dobbiamo dimenticare la futura prestazione cui si provvede alimentandola attraverso il versamento dei contributi. Il tutto, come si diceva, mediante l’applicazione di un’aliquota contributiva su quanto percepito.
Detti contributi previdenziali sono obbligatori per legge, e sono da versare presso il proprio ente/cassa di appartenenza in base al tipo di attività svolta e secondo le regole previste.
Ma la contribuzione non è fatta solo di contributi obbligatori. Infatti, sono presenti anche contributi figurativi (un esempio tra tutti quelli relativi al Servizio Militare oltre a quelli di malattia/maternità o di Cassa Integrazione e Naspi), Volontari e da Riscatto (come quello del riscatto di Laurea).
La contribuzione ai fini pensionistici non è uguale per tutte le gestioni, infatti abbiamo:

  • Per i dipendenti = l’aliquota del 33% è ripartita tra Datore di Lavoro e lavoratore e si applica sulla retribuzione imponibile
  • Per Artigiani e Commercianti = l’aliquota che è circa del 24%, va applicata sul reddito annuo.

Ovviamente tutta la contribuzione è soggetta ad un minimale che, qualora la retribuzione sia inferiore al previsto, ne determinerà l’applicazione del minimo e l’adeguamento della base imponibile rivalutato di anno in anno in base all’indice di rivalutazione. In caso di retribuzioni superiori al massimale Inps, tetto massimo di reddito oltre il quale non vi è assoggettamento contributivo, non si applicherà alcuna contribuzione pensionistica sull’eccedenza e quindi nessun incremento pensionistico.

Ma in presenza di omissione o evasione contributiva cosa succede all’Assegno Pensionistico?

Cominciamo intano con il definire Omissione contributiva quando è presente un parziale/mancato pagamento delle somme dovute.
Abbiamo invece Evasione contributiva quando siamo di fronte ad un comportamento doloso da parte del soggetto versante che ad esempio ometta di effettuare o alteri le denunce periodiche previste all’Ente Previdenziale.
E’ chiaro che in caso di omissione o evasione della contribuzione, il nostro ordinamento prevede un sistema di sanzioni civili e penali variabili a seconda dell’entità e ritardo. Ma occhio alla prescrizione!!!
Ma dicevamo… che effetti produce quanto sopra detto sulla mia pensione? Ebbene vediamo cosa può succedere a seconda dell’ipotesi in cui ci troviamo:

  • Nei panni del lavoratore vediamo che, non essendo esso stesso un soggetto che in prima persona si occupa del versamento dei contributi all’Inps, di fatto non deve temere nulla. Infatti, la prestazione pensionistica risulta essere automatica (in base all’art. 2116 c.c. di cui a seguire) a prescindere. Unico punto dolente si ha quando ci si trovi nel caso di omissione totale o parziale di denuncia. In questo caso, decorso un certo lasso di tempo, il periodo va in prescrizione;

    “Le prestazioni indicate nell’art. 2114 sono dovute al prestatore di lavoro, anche quando l’imprenditore non ha versato regolarmente i contributi dovuti alle istituzioni di previdenza e di assistenza, salvo diverse disposizioni delle leggi speciali o delle norme corporative.”
  • Se ci troviamo invece nei panni del lavoratore autonomo artigiano/commerciante e/o lavoratore parasubordinato, le cose cambiano. Infatti, in questo caso il mancato versamento dei contributi comporta, oltre alle sanzioni ed interessi applicabili, l’eventuale impossibilità di andare in pensione qualora si sia in possesso di contribuzione non versata, ma denunciata, utile alla maturazione del requisito. Infatti, l’Inps, in fase di liquidazione della domanda di Pensione, provvede alla verifica dell’avvenuto versamento dei contributi e, se questi fossero non versati ma necessari per raggiungere il requisito previsto per legge, non provvederà alla liquidazione sino a che gli stessi non sono sanati. In caso di omissione, invece, la cosa si rende di più difficile risoluzione e sempre che non siano trascorsi i termini prescrizionali.

Per evitare di perdere il diritto a vedersi accreditati i contributi, è bene tenere costantemente sotto controllo il proprio “Estratto conto contributivo”. Tale verifica preventiva e periodica, consentirà di evitare spiacevoli sorprese in sede di domanda di Pensione.

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