Ne avevamo già parlato QUI, ma ora cerchiamo di approfondire meglio l’argomento visto che in alcune occasioni è, e rimane, un’opportunità di cui approfittare in fretta al fine di non lasciarsi scappare un vantaggio pensionistico.
Ma andiamo con ordine….
Dei requisiti e costi avevamo già parlato, quindi ora approfondiamo l’aspetto relativo a quando presentare la domanda e la relativa convenienza.
Tale istituto costituisce di fatto un sistema semplice per ottenere il raggiungimento anticipato della pensione.
Oltre alle varie tipologie riscattabili, già trattate, è giusto ricordare che possono essere utilizzabili anche periodi di studio svolti all’estero (ovviamente conseguiti), oltre che più corsi di laurea (non c’è limite alla cultura). Ovvio che tali percorsi non devono collocarsi all’interno di periodi lavorativi, ovvero sovrapposti, al fine di poterli far valere per un eventuale riscatto.
Quello che in pochi sanno è che dal 01/01/2008 la normativa consente di poter procedere all’esercizio del riscatto di laurea anche da parte di coloro che al momento non si trovano iscritti ad alcuna forma di previdenza obbligatoria, ovvero da coloro che non risultano mai essersi occupati “regolarmente” sia in forma dipendente che autonoma.
Come si era già detto il riscatto prevede sempre un onere da corrispondere all’ente cui la domanda stessa viene rivolta.
Ma quando presentare la domanda?
Non esiste una “deadline” oltre la quale non risulta possibile presentare la richiesta, a patto che la si faccia prima di andare in pensione.
Unico consiglio, che mi sento di poter dare a chiunque voglia intraprendere questa strada, è quello di farlo presto. Esattamente, farlo presto!!!!
Ma perché? Ebbene, se si decide di farlo, è consigliabile farlo quanto prima in quanto esso ha un costo. Inoltre, solitamente, più il tempo passa e più il costo aumenta e quindi meno, con tutta probabilità, si potrà avere la convenienza a farlo.
Come già detto, nel nostro precedente blog, il costo del riscatto è variabile in base alla normativa di riferimento che determinerà poi la liquidazione dell’importo dell’assegno pensionistico. Per questo risulta indispensabile effettuare la verifica della propria situazione (collocazione temporale contributiva) per poter determinare, in base anche alle opzioni usufruibili, quale potrà essere il costo/beneficio derivante dall’intraprendere una strada rispetto ad un’altra……..o, addirittura, non fare nulla.
È da ricordare che l’onere del riscatto è completamente deducibile dal reddito. Ciò consente di fatto di poter sostenere un minor costo, rispetto a quello determinato dal riscatto, tramite il risparmio di tasse che ne deriva. Tutto ciò a patto che il contribuente abbia possibilità/capienza per poterlo fare.
Approfondiamo la convenienza del Riscatto di Laurea.
Come detto, nella precedente puntata, la parte onerosa costituisce un elemento spesso insormontabile, anche per il fatto che, in talune occasioni, l’importo determinato risulta essere molto importante (anche superiore ai 100000,00 euro in determinati casi). Ecco che risulta essere fondamentale valutare con la massima attenzione la presenza di vantaggi tangibili dall’esercizio di tale opportunità.
Di massima possiamo dire che:
- nell’ambito di un riscatto di laurea, determinato con la modalità ordinaria, l’importo dell’onere potrà essere tanto più alto, tanto più alto sarà il reddito percepito all’atto della presentazione della richiesta. Va da sé che, in questo caso, possa essere più conveniente optare per il versamento quanto prima considerando il fatto che normalmente il reddito risulta essere più basso ad inizio della carriera lavorativa, per poi alzarsi man mano che la carriera avanza
- per i contribuenti con anzianità contributiva ante 1996, questa regola risulta essere scavalcabile attraverso il cosiddetto “riscatto light”, ma attenzione alla convenienza, dato che esso determina necessariamente il passaggio al sistema di calcolo contributivo con impatto, potenziale, sull’assegno e su altri benefici
Da qui la necessità di valutare attentamente la ricaduta economico-temporale che si genera intraprendendo questo tipo di scelta, stabilendo in particolare le proprie necessità come ad esempio: il bisogno o meno di raggiungere quanto prima i requisiti pensionistici a causa di situazioni familiari, personali, lavorative ecc. ecc. …che non consentirebbero di aspettare una scadenza futura.