Dimissioni, preavviso e… Pensione

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uomo con le mani sulla testa in segno di disperazione davanti a un pc

Ecco l’iter da seguire quando, finalmente, si arriva al traguardo della Pensione.
Spesso non si è a conoscenza del fatto che, al raggiungimento dei requisiti pensionistici, è necessario procedere alla presentazione delle proprie dimissioni al datore di lavoro.
Ciò vale sia in ambito Pubblico che Privato, sebbene magari con modalità diverse.
A questo adempimento va collegato inoltre un elemento importante quale: il Preavviso.
Analizziamo i vari adempimenti che apriranno le porte alla Pensione.

 
Dimissioni

Come si diceva, è necessario procedere a formalizzare le proprie dimissioni dal rapporto di lavoro in essere (in qualità di dipendente), precisando che il medesimo adempimento non è richiesto per i soggetti che operano come lavoratori autonomi.
Ovviamente bisognerà seguire le procedure ed i tempi previsti per il settore di appartenenza, sia esso Pubblico e/o Privato.

Si diceva anche del Preavviso…

Oltre a comunicare le dimissioni è necessario procedere alla verifica del periodo di preavviso, necessario per concludere il proprio rapporto di lavoro.
Ovvio che detto termine non è univoco, ma è determinabile in base a diversi fattori quali:

  • L’anzianità di servizio
  • Il livello di appartenenza
  • Il Ccnl di riferimento
  • Ed altri elementi caratterizzanti in relazione al settore di appartenenza (ad esempio il comparto Scuola)

Questi fattori determinano preavvisi diversi da soggetto a soggetto, e quindi ci potremmo trovare di fronte a chi può necessitare di solo 1 settimana, ed altri, invece, avere tempistiche ben più lunghe come mesi o anche 1 anno e oltre.
Ovvio che questi termini non sono perentori e possono essere liberamente superati tramite un semplice accordo tra le parti che liberi o ne fissi uno più breve per considerare concluso il rapporto.

E se non formalizzo le dimissioni o non ottempero al Preavviso?

Non formalizzare le dimissioni significa anche non informare il datore di lavoro delle proprie intenzioni, il quale non potrà procedere agli adempimenti previsti per legge, ovvero di porre data certa alla cessazione ai fini dell’accesso alla Pensione (adempimento obbligatorio per il personale dipendente).
Mentre, nel caso del mancato Preavviso, salvo trovare un accordo con il proprio datore di lavoro che lo dispensi, l’unico inconveniente che ne potrà scaturire sarà semplicemente la possibilità per il “titolare” di poter trattenere il mancato preavviso dall’ultima retribuzione corrisposta prima che il futuro pensionato esca dal mondo del lavoro.

E finalmente sono in Pensione

Superata la formalizzazione delle dimissioni e del congruo Preavviso, ora non rimane che godersi finalmente la meritata Pensione.
La riscossione del primo importo dell’assegno pensionistico, di norma, avviene entro 2 mesi dalla data di decorrenza della pensione (talvolta anche di più, in casistiche particolari).
Su questo aspetto, ovvero la decorrenza della Pensione, bisogna fare un distinguo tra chi accede alla pensione di Vecchiaia e chi sfrutta gli Anticipi di Pensione (nelle sue varie forme).
Ebbene con la prima modalità l’erogazione dell’importo decorre sempre dal mese successivo al conseguimento dell’età richiesta per la Pensione di Vecchiaia (oggi 67 anni), mentre con gli Anticipi la decorrenza è determinata dalla presentazione della domanda.
Ciò sta a significare che, se ritardo a presentare la domanda non potrò recuperare il periodo di differimento in termini di assegno.

Pensionato e ripresa dell’attività lavorativa

Salvo qualche eccezione determinata dal tipo di Pensione, il neopensionato può riprendere a lavorare senza problemi.
A tale scopo vi rimando QUI per ulteriori approfondimenti.

 
In definitiva…

Il consiglio è, e rimane, sempre lo stesso. Ovvero quello di verificare attentamente la propria posizione con un Consulente Previdenziale.
Spesso si è portati a pensare che ormai sono in dirittura di arrivo e posso cavarmela da solo nella presentazione della domanda di Pensione, ma non è così.
Come detto sopra, vi sono diversi adempimenti propedeutici per arrivare alla Pensione, oltre alla domanda stessa. È quindi opportuno, per evitare problemi e/o disguidi, che tutta la procedura sia supervisionata da un Professionista che saprà portarvi al traguardo senza ostacoli.

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