Orario multi periodale e banca ore:
scopriamo i vantaggi

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Alcune settimane fa abbiamo parlato dei vantaggi dell’orario flessibile e di come può essere articolato in funzione delle esigenze reciproche tra azienda e lavoratore, affrontando i reali benefici che ne possono derivare in una corretta gestione e pianificazione dell’orario.

Oltre alla flessibilità oggi abbiamo a disposizione altre modalità di manovra in ambito di gestione dell’orario, non solo per bilanciare le esigenze lavorative e familiari dei propri collaboratori ma anche come una alternativa modalità organizzativa del lavoro e della produzione, e anche dell’ottimizzazione dei costi.
In questo articolo tratteremo:

  1. Orario multi periodale
  2. Banca ore

Nel prossimo blog affronterò forme di flessibilità “individuali” come:

  • Part-time verticale multi periodale su base annua
  • Lavoro ripartito
  • Contratto a chiamata
Orario multi periodale

Partiamo dal presupposto che l’orario “fisso” non è un obbligo inderogabile… Mi spiego meglio: l’azienda unilateralmente non è obbligata a prevedere un’ora d’ingresso e d’uscita rigido, ma la collocazione delle ore di attività può variare secondo le esigenze del datore di lavoro, naturalmente da concertare con i lavoratori, e perché no anche per andare in contro alle loro esigenze.
Capita sempre più spesso che l’Azienda nell’arco dell’anno o di più periodi dell’anno, anche se non necessariamente da gennaio a dicembre, abbia delle esigenze produttive legate alla stagionalità, ma anche a dei picchi di lavoro, tali da dover gestire momenti di intensa attività lavorativa a periodi di scarsità, a volte prolungati, a volte ricorrenti, a volte anche più lunghi delle previsioni.
Il sistema multi periodale di determinazione dell’orario di lavoro consiste nella possibilità di formazione di orari settimanali, mensili, trimestrali ecc… di lavoro superiori e inferiori all’orario normale settimanale, mensile, trimestrale ecc.. a condizione che la media delle ore di lavoro prestate corrisponda a 40 ore settimanali, o un minore numero di ore stabilito dalla contrattazione collettiva, per un periodo non superiore a un anno, definito come il periodo compreso tra un giorno iniziale dell’anno e il corrispondente giorno dell’anno successivo (c.d. anno mobile). Nelle settimane con superamento dell’orario normale non è dovuto alcun compenso come straordinario.
L’azienda può stabilire dei periodi in cui i dipendenti sono tenuti a lavorare oltre l’orario normale, in cambio di periodi durante il quale i lavoratori possono fruire di un orario ridotto o di riposi compensativi o di ferie. In presenza di un orario multi periodale è ammesso di superare anche le 48 ore settimanali a condizione che venga dimostrato che vi sono settimane con un orario inferiore.
Sono generalmente i CCNL a determinare le regole applicative di questo tipo di orario di lavoro fissando ad esempio i tetti massimi di orario annuo, le procedure da seguire, oppure anche la retribuzione spettante per il periodo di flessibilità.

 
Banca ore

Molto simile all’orario multi periodale, la banca ore è un istituto contrattuale che consente ai lavoratori di accantonare temporaneamente le ore di lavoro straordinario in un “conto” individuale per poterne poi usufruire al bisogno, nel corso dell’anno, per qualsiasi personale necessità.
Si tratta in sostanza di una “restituzione” delle ore straordinarie che non vengono retribuite, ma godute con riposi compensativi pagati quando avranno bisogno di assentarsi dal posto di lavoro.
Anche la banca delle ore è prevista dai CCNL e può essere oggetto di contrattazione aziendale. Per usufruirne, è sufficiente che il dipendente concordi di volta in volta con il datore di lavoro la data e la durata della propria assenza, nei limiti del monte ore stabilito dal contratto, di norma entro il limite massimo di 250 ore all’anno di prestazioni “straordinarie” …. restituibili.
Naturalmente, come per l’orario multi periodale, il vantaggio della banca delle ore consiste nell’individuare a priori periodi di minor intensità lavorativa, tali da consentire al lavoratore di utilizzare il “tesoretto” accantonato e tramutarlo in permessi retribuiti, potendo pianificare le loro assenze dal lavoro in maniera più flessibile.  Diversamente molti contratti prevedono un termine di scadenza o di fruibilità che, se non rispettato prevede la monetizzazione delle ore accantonate.
Un altro importante vantaggio riguarda un maggior controllo dei costi grazie alla possibilità di compensare i lavoratori con dei riposi aggiuntivi (anziché con la normale retribuzione prevista per gli straordinari) riducendo sensibilmente i costi.

 

Conclusioni

L’orario multi periodale e la banca ore, sono una soluzione vantaggiosa per i lavoratori che cercano flessibilità e per i datori di lavoro che necessitano di adattarsi a fluttuazioni di lavoro. Con una corretta gestione, e l’aiuto di un Consulente del Lavoro, è possibile sfruttare al meglio questo strumento a beneficio di tutti gli attori coinvolti nel mondo del lavoro.

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